Nazionale

Sport e integrazione, aspettando i Mondiali Antirazzisti

Domenica 2 luglio appuntamento a Gressan (Ao) con "Sportantenne Day". Il 25 giugno la campagna "We want to play" si è incontrata a Padova
 
Si moltiplicano le iniziative su sport e integrazione: "We want to play. Nessuno è illegale per giocare a pallone" si è svolto a Padova, mentre ad Aosta è in programma "Aspettando i Mondiali Antirazzisti". Il New Bel Air di Gressan, Aosta, ospiterà domenica 2 luglio, dalle 9 alle 20, la terza edizione del torneo di calcio a 5 “Aosta antirazzista”, organizzato dall’Uisp Valle d’Aosta. Il torneo è incentrato sull’inclusione sociale in un periodo particolarmente delicato in quest’ambito e vuole andare al di là di ogni barriera senza fare distinzione di sesso, razza, religione e coinvolgendo anche persone in condizioni disagiate.

Scenderanno in campo diverse squadre, tra cui compagini di richiedenti asilo e di utenti di cooperative sociali. E’ in programma anche un triangolare non competitivo che vedrà impegnate la squadra dell’Uisp Valle d’Aosta, una del Dipartimento di salute mentale e una formazione della cooperativa La Lumière. Il torneo è inserito nelle manifestazioni collaterali dell’edizione 2017 dei “Mondiali Antirazzisti”, festival multiculturale contro tutte le discriminazioni in provincia di Modena, organizzato dall’Uisp nazionale, con quasi duecento squadre di calcio iscritte e oltre 5000 persone di 50 nazioni.
Per ulteriori informazioni sul torneo di Gressan è possibile consultare la pagina Facebook di “Aosta antirazzista”

Domenica 25 giugno lo Sherwood Festival di Padova ha ospitato il dibattito “We want to play”, che ha approfondito diversi spunti legati al rapporto tra sport e discriminazione, in Italia e non solo. La campagna "We want to play. Nessuno è illegale per giocare a pallone", che ha dato il nome al dibattito, è nata dalla pressione di alcune realtà sportive antirazziste con l’obiettivo di superare le discriminazioni sui tesseramenti FIGC. A partire dal percorso della campagna, alla quale hanno aderito oltre 30 realtà sportive di tutta Italia, la discussione ha toccato vari punti legati allo stato di salute del sistema calcistico italiano. Nel dibattito sono state anche evidenziate le iniziative concrete per rafforzare una cultura ed una pratica antirazzista nel mondo sportivo.

La questione dell’accessibilità allo sport è uno dei temi più cari alla Uisp. Per Carlo Balestri, che è intervenuto al dibattito a nome dell'Uisp la commistione tra ambito sportivo ed ambito sociale è necessaria, se si vogliono combattere razzismo e discriminazioni. In Italia gli episodi di razzismo nel mondo sportivo sono almeno 5000 all’anno (fonte Unar), mentre in Francia e Germania siamo su cifre dieci volte superiori. È evidente che ci troviamo di fronte ad una carenza di denunce, e per questo la Uisp sta promuovendo il progetto “SportAntenne”: ”abbiamo scelto di responsabilizzare i comitati territoriali affinchè si impegnino a fare emergere i dati di razzismo sportivo e discriminazione diretta e indiretta”. GUARDA IL VIDEO dell’intervento di Balestri. 

Per leggere l’articolo integrale clicca qui
(Fonti: Uisp Valle d'Aosta e Melting Pot Europa)

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